Attualità

Area archeologica Rampigna, Italia Nostra: "Realizzarla vuol dire ricostruire la nostra storia, si riconverta l'intera area"

Soddisfatta l'associazione per il finanziamento che garantirà la sua realizzazione: massima disponibilità, fa sapere, per la stesura del progetto che spera possa arrivare fino agli spazi provvisoriamente occupati dalla questura

Gli scavi archeologici nell'ex campo Rampigna (foto d'archivio)

Realizzare l'area archeologica Rampigna “consente di realizzare un importante segmento del cammino verso una maggiore conoscenza della nostra antica e verso una nuova definizione di un luogo centrale di essa”.

Con queste parole il comitato direttivo della sezione L. Gorgoni di Italia Nostra esprime soddisfazione per l'annunciato finanziamento degli scavi e la nuova sistemazione per l'area dell'ex campo da calcio dove sono state trovate vestigia della città romana, altomedievale e cinquecentesca. Soddisfazione che auspica si trasformi nella riconversione dell'intera zona. Dal ministero della cultura, come annunciato nei giorni scorsi, arriverà un finanziamento di 4,2 milioni di euro con la possibilità di ottenerne uno da 3,5 nel 2024 sulla del progetto presentato dalla Soprintendenza Abap per le provincie Chieti-Pescara.

“Noi di Italia Nostra e gli amici delle altre associazioni – ricorda la sezione pescarese - abbiamo sempre sostenuto la importanza di questa opportunità, organizzando all’indomani della scoperta, una visita guidata ai primi scavi per comunicare alla opinione pubblica il suo alto valore culturale".

Oggi ci auguriamo che il progetto assuma, come ambito complessivo, l’intera area occupata dalla fortezza a nord del fiume, guardando ai resti noti della città antica ed a quelli che verranno scoperti, come alle componenti pregiate di un grande parco affacciato sul fiume, riconvertendo anche le aree oggi occupate provvisoriamente dalla questura. Il progetto sarà certamente articolato con gradualità ma dovrà porsi l’obiettivo di una riconversione urbanistica dell’intera zona. Auspichiamo – conclude Italia Nostra - che vengano poste in essere forme di partecipazione già durante la messa a punto del progetto e sin d’ora ci dichiariamo disponibili per ogni contributo critico e collaborativo”.


Si parla di