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Inchiesta sugli appalti Asl, primi interrogatori: in due si avvalgono della facoltà di non rispondere

Ieri davanti al gip sono comparsi l'imprenditore Fabio Tonelli e Graziano Canonico, il collaboratore dell'imprenditore Vincenzo Marinelli finiti tutti e tre ai domiciliari insieme a due funzionari della Asl: gli avvocati attendono di leggere tutta la documentazione

Il tribunale di Pescara

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere l'imprenditore Fabio Tonelli e Graziano Canonico, il collaboratore dell'imprenditore Vincenzo Marinelli che, così come quest'ultimo e ad altri due funzionari dell'Azienda sanitaria locale, sono finiti agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta relativa agli appalti Asl. Inchiesta coordinata dal pm Andrea Di Giovanni e nel mirino della quale sono finiti cinque gare di appalto indette dall'Azienda per un valore complessivo di circa 35 milioni di euro. Lo riporta l'agenzia Agi.

Ieri mattina sono comparsi davanti al gip del tribunale di Pescara, per l'interrogatorio di garanzia Fabio Tonelli, difeso dall'avvocato Marco Perrucci e Graziano Canonico, assistito dall'avvocato Ernesto Torino Rodriguez. L'avvocato Rodriguez spiega che il suo assistito ha preferito la via del silenzio in quanto “abbiamo avuto gli atti di indagine ieri. Tecnicamente per poter rispondere uno deve leggere non sono quella che è la contestazione, ma anche gli elementi sui quali si fonda”. La richiesta di arresti è piuttosto corposa, ossia1500 pagine, mentre l'ordinanza cautelare è di 600 pagine. “Sono atti scritti da magistrati preparati e competenti - aggiunge - Per poter replicare uno deve conoscere a fondo non solo quello che viene contestato, ma anche qual è il costrutto sul quale la contestazione si fonda”. Lunedì è previsto l'interrogatorio dei due funzionari Asl Tiziana Petrella e Antonio Verna riferisce l'agenzia, mentre mercoledì toccherà a Marinelli. Anche loro potrebbero avvalersi della facoltà di non rispondere proprio perché i difensori non conoscono ancora tutte le carte dell'accusa. I cinque arrestati sono accusati di turbativa d'asta e corruzione. L'inchiesta in totale conta 13 indagati, tra i quali ci sono il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri, e l'ex sottosegretario alla giustizia Federica Chiavaroli.


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