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Pignoli (Udc) accoglie una delle prime famiglie ucraine fuggite dalla guerra

La donna, 29 anni, è arrivata con la sorella 13enne i due figli di 4 anni: un viaggio della speranza durato 60 ore, l'impegno dell'amministrazione per trovare loro una sistemazione

Pignoli e la famiglia ucraina accolta in Comune

Continua l'impegno dell'Udc pescarese per l'accoglienza degli ucraini. Oggi, a Palazzo di Città, il capogruppo comunale Massimiliano Pignoli ha accolto una delle prime famiglie scappate dalle bombe. Sono Bozhena, 29 anni, la sorella di 13 anni e i figli gemelli di 4. Ad aspettarli al confine con la Romania il marito della donna. Con loro sono arrivate in Comune dove, ad attenderle, c'erano la madre di Bozhena, a Pescara da un anno e la suocera che qui vive da 23 anni. Un vero viaggio della speranza per loro: 60 ore di viaggio tra macchina, attesa alla dogana, ingresso in Italia e arrivo a Pescara.

“Appena saputo del loro arrivo questa notte nella nostra città ci siamo subito messi a disposizione con la Sala del Gruppo Consiliare dove ormai - spiega Pignoli - abbiamo creato una sorta di punto di ritrovo per le associazioni che lavorano per gli aiuti alla popolazione Ucraina toccata dalla guerra. Questa donna con i suoi bambini e la sorella sono riusciti a scappare dalla Guerra e arrivare in un posto sicuro. Questa è Pescara. Una città solidale e accogliente che lavora sempre per l’integrazione. Il nostro buon cuore non si ferma a Pescara e l’Abruzzo e l’Udc aiuta ed è sempre presente per i bisogni anche di quelle persone che vivono a migliaia di chilometri da noi. Ora – aggiunge l'esponente Udc - dobbiamo pensare a dare un alloggio a questa donna con la sorella minorenne e due figli di 4 anni. Ho già contattato il sindaco Masci e il presidente del consiglio comunale e ovviamente l’assessore all’ascolto del disagio sociale che farà da tramite con le Politiche Sociali che si occuperanno di trovare loro una sistemazione”.


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