Attualità

Scuola, striscione di protesta del Blocco Studentesco Abruzzo contro la didattica a distanza

"Dad? Una scuola così a cosa serve?" Questo l'interrogativo dello striscione di protesta attaccato all'esterno del liceo Marconi di Pescara

Uno striscione di protesta contro la didattica a distanza nella scuola a Pescara decisa dall'ordinanza firmata dal presidente della giunta regionale abruzzese, Marco Marsilio, venerdì scorso, 5 febbraio.
È quello che ha affisso il Blocco Studentesco Abruzzo la notte scorsa all'esterno di varie scuole abruzzesi.

Lo scopo è quello di manifestare il forte dissenso degli studenti in seguito alla decisione che la Regione Abruzzo ha preso «riguardo l'ennesima adozione dell'inutile didattica a distanza (Dad)».

«La formazione culturale e professionale delle nuove generazioni dovrebbe essere una delle massime priorità per una nazione sviluppata», afferma Matteo Casasanta responsabile locale del Blocco Studentesco, «non un qualcosa di secondario, un fastidio burocratico a cui non prestare troppe attenzioni. Le lezioni non sono una formalità da poter svolgere online in Dad, costringendo i giovani a stare davanti al telefonino o al computer per 5 o 6 ore al giorno, tutti i giorni (metodo già ampiamente rivelatosi inadatto). Le lezioni vanno bensì svolte in presenza, specie per gli studenti di scuole che fanno ampio uso dei laboratori (come gli istituti tecnici e professionali): questo è l’unico modo per far sì che le nuove generazioni ricevano un’istruzione adeguata, di cui le istituzioni sembrano non preoccuparsi affatto. Il Blocco Studentesco continuerà deciso a rappresentare la voce e la voglia di cambiamento dei giovani studenti italiani, al fianco di tutta quella generazione che è stata rinchiusa forzatamente in casa, privata sia della formazione che delle più basilari forme di socialità».


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