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Dopo lo stupro viene nuovamente bonificata la zona del terminal bus

Questa mattina il Comune di Pescara ha voluto dare un segnale concreto bonificando la zona con l'intervento degli operai di Attiva. Sul posto, a dirigere le operazioni, c'era il vicesindaco Antonio Blasioli

Ha suscitato molto scalpore, in città, lo stupro di una 40enne avvenuto ieri in pieno centro nella zona del Terminal Bus di Pescara. Questa mattina il Comune ha voluto dare un segnale concreto bonificando nuovamente la zona con l'intervento degli operai di Attiva. Sul posto, a dirigere le operazioni, il vicesindaco Antonio Blasioli, che ieri sera a caldo aveva dichiarato:

"Lo stupro è un atto vergognoso. Condanniamo quel che è accaduto e siamo vicini alla donna che lo ha subito. Ringraziamo chi è intervenuto perché ha dimostrato coraggio e soprattutto un forte impegno civile. Come amministrazione interverremo per facilitare il controllo di quella zona che deve essere riqualificata per trovare una nuova vita priva di rischi e degrado. Ci auguriamo che lo stupratore in carcere ci resti e a lungo".

Forti critiche giungono dal centrodestra. L’ex consigliere di circoscrizione Benedetto Gasbarro, ricordando una petizione che era rimasta inascoltata, afferma su Facebook:

"Centinaia di firme raccolte rimaste colpevolmente nel cassetto, problematiche segnalate in vario modo... doveva consumarsi una violenza sessuale per bonificare completamente la zona del terminal bus".

Polemico anche il consigliere comunale Guerino Testa (Fratelli d'Italia), che annuncia da oggi "presidi fissi nei luoghi strategici della nostra città":

"Il fatto è gravissimo e noi come Fratelli d'Italia, anche alla luce di tanti fatti accaduti negli ultimi tempi, riteniamo che la sicurezza debba essere il punto di partenza per ogni amministrazione, per cui chiediamo il pugno duro contro chi sbaglia, meno multe e più vigili urbani a presidio di aree sensibili come è quella del centro".


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