Cronaca

Allarme bomba nell'aeroporto d'Abruzzo, ma è solo un'esercitazione della polizia di frontiera

Simulato un allarme bomba nello scalo aeroportuale allo scopo di testare le vie di comunicazione e i tempi di intervento

Esercitazione della polizia di frontiera per un allarme bomba nell'aeroporto d'Abruzzo questa mattina, giovedì 1 aprile. 
Alle ore 10.30 scatta la simulazione, la torre di controllo riceve un'insolita comunicazione: il comandante di un piccolo aereo, un Cessna, segnala qualcosa di insolito a bordo.

Il pilota nota che il suo estintore è stato modificato e che presenta dei fili che fuoriescono da un marchingegno attaccato, non sa come sia finito lì, ma teme che possa essere un ordigno.

La torre attiva immediatamente le vie di comunicazione di emergenza e avverte l'Enac e la polizia di frontiera i quali attivano prontamente i protocolli di sicurezza. Il pilota viene autorizzato ad atterrare e viene invitato a sostare in una zona già individuata, al sicuro dal tratto stradale e dalla struttura aeroportuale. Sul posto, ad attenderlo, le pattuglie della polizia di frontiera coordinate dal dirigente Dino Petitti. Nel frattempo viene ordinato l'evacuazione dell'aeroporto, mentre la Saga, con il prezioso ausilio delle guardie giurate, si prodiga a mettere in sicurezza la struttura aeroportuale. Viene emesso un notam e l'aeroporto è ufficialmente chiuso al traffico aereo, ora gli operatori possono intervenire.

La Dogana e la guardia di finanza si pongono subito a presidio dei punti sensibili e così garantiscono la sicurezza del sedime. I vigili del fuoco allertati, alle 10:40 sono già pronti a intervenire. Nel frattempo la sala operativa aeroportuale avverte tutte le autorità territoriali come prefettura/questura e comando provinciale dei carabinieri e della finanza. Sul posto viene chiesto l'intervento degli artificieri, che in pochissimi minuti giungono al varco carraio. La squadra degli artificieri alle ore 10:55, dopo pochi minuti dall'attivazione del piano, è sul luogo dove staziona l'aereo e attiva tutte le procedure di intervento e così disinnesca in poco tempo l'ordigno. Alle ore 11.30 la polizia di frontiera, ricevuto il nulla osta degli artificieri intervenuti, procede a liberare l'area e dare la comunicazione che l'aeroporto può essere riaperto. L'esercitazione è terminata. La simulazione, che si è svolta rispettando la normativa anti Covid, ha testato le vie di comunicazione ed i tempi di intervento, i quali hanno ben risposto alle esigenze espresse in un momento di contingenza.


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