Cronaca

Rapina alla gioielleria "Officine Complicato" di piazza Salotto, arrestati 2 giovani pescaresi

In manette i ragazzi che aggredirono l'inviato della trasmissione 'Popolo Sovrano' di Rai 2, Daniele Piervincenzi. Secondo la Squadra Mobile, la coppia stava per compiere un'altra rapina ai danni di un rappresentante orafo della zona

Sono stati arrestati due giovani di Pescara ritenuti tra i 4 autori della rapina messa a segno la mattina dello scorso 27 dicembre nella gioielleria "Officine Complicato" di piazza della Rinascita (piazza Salotto) con fucili in pugno.

A eseguire l'arresto sono stati gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Pescara, e grazie alla tempestività è stato evitato un nuovo colpo armi in pugno che i malviventi stavano preparando.

VIDEO | LA RAPINA E L'OPERAZIONE DELLA POLIZIA

La polizia ha anche ricostruito la dinamica del colpo: uno degli autori, probabilmente un uomo travestito da donna, dopo essersi fatto aprire la porta dell'esercizio, grazie al travisamento che lo rendeva una potenziale cliente come tante altre, estrasse il fucile da sotto la giacca minacciando il titolare dell'esercizio.

Subito dopo sono fuggiti a bordo di due moto Ducati Monster, poi bruciate nel parcheggio dell'ex Fea e sostituite da una Fiat Brava marrone e una Volkswagen Golf nera. All'inizio sembravano di origine napoletana i malviventi ma poi, grazie anche alla collaborazione dei carabinieri, l'attenzione si sposta al Ferro di Cavallo di Rancitelli dove era stato visto, lo stesso giorno della rapina, Jhonny Di Pietrantonio lavare proprio la Golf nera della moglie al cui interno c'era uno dei caschi usati per la fuga.

L'altra auto, la Brava marrone, era invece in uso a Kevin Cellini. I due sono diventati noti a livello nazionale per l'aggressione all'inviato della trasmissione 'Popolo Sovrano' di Rai 2, Daniele Piervincenzi, nel cortile del Ferro di Cavallo.

Di Pietrantonio e Cellini, 22 e 24 anni, risultano indagati dalla Procura di Pescara per aver preso parte alla rapina del 27 dicembre, per aver illegalmente detenuto e portato in luogo pubblico due fucili e il relativo munizionamento nonche' per aver avuto la disponibilità delle moto rubate e poi bruciate dopo la rapina.

Rapinata gioielleria in piazza Salotto, il racconto di quanto successo

Durante le indagini, coordinate dal pm Rosangelo Di Stefano, gli agenti della Squadra Mobile hanno appurato che la coppia fosse in procinto di compiere un'altra rapina ai danni di un rappresentante orafo della zona.

In virtù delle risultanze delle indagini, il Gip del trubunale di Pescara, Nicola Colantonio, ha disposto la custodia cautelare in carcere per Di Pietrantonio per gravi indizi di colpevolezza per la rapina, la ricettazione e l'incendio delle moto e il porto abusivo dei fucili.

Per Cellini, indagato per gli stessi reati, il Gip ha ritenuto indizi di colpevolezza solo per il reato di detenzione e porto abusivo di armi, disponendo nei suoi confronti la più lieve misura degli arresti domiciliari.

Nel corso dell'attività investigativa è stata anche fatta luce su un'aggressione perpetrata ai danni di un tossicodipendente della zona, malmenato con una mazza da baseball in via Tavo dai due indagati nello scorso dicembre.

Le misure cautelari sono state eseguite ieri: Cellini è stato preso a casa mentre Di Pietrantonio è stato arrestato mentre stava facendo una consegna di droga, visto che aveva con sé 0,40 grammi di cocaina ed era in auto con moglie e figlio piccolo in via Spiga.

Di Pietrantonio aveva già l'obbligo di dimora e di presentazione alla pubblica sicurezza per l'aggressione a Piervincenzi. Le indagini proseguono e, come fa sapere la polizia, ci sono altri indagati.


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