Cronaca

Va sempre peggio sull'A14: code di 30 km, è un inferno che non finisce più

Ieri l'autostrada è andata letteralmente in tilt, con 6 ore e mezza necessarie per percorrere meno di 150 km. Tra Civitanova e Grottammare la coda è arrivata a raggiungere i 23 chilometri, ma in altri punti è andata anche peggio

foto di Nagidia Nicola

Man mano che ci si avvicina al giorno di Natale va sempre peggio sull'A14, con code anche di 30 km. Insomma, è un inferno che sembra non finire più.

Ieri (21 dicembre) l'autostrada è andata letteralmente in tilt, con 7 ore necessarie per percorrere meno di 150 km nel tratto Ancona-Pescara, per il quale in condizioni normali si impiegano meno di 2 ore.

Come se non bastasse, il casello di Roseto degli Abruzzi è stato chiuso. Anche oggi (22 dicembre) la situazione risulta abbastanza critica, seppur in miglioramento: al momento si registra 1 chilometro di coda tra Pescara ovest-Chieti e Pescara sud-Francavilla al Mare. Nei tratti maggiormente interessati dai disagi, cioè Civitanova-Fermo e Roseto degli Abruzzi-Pescara Nord, ci sono invece 5 km.

Le testimonianze

Abbiamo raccolto i racconti di alcuni automobilisti che ieri sera si sono ritrovati nel bel mezzo di questa odissea. Una lettrice dice:

"In coda per 3 ore dalle 0.30 circa: da Teramo siamo arrivati a Pescara alle 3,15 di notte. Nessuna informazione all’ingresso dell’autostrada che segnalasse tale coda, ma solo durante il tragitto alcuni tabelloni luminosi segnalavano l’impossibilità di uscire a Roseto. Vergognoso aver pagato, vergognoso non avere nessuna informazione prima, neanche una pattuglia di polizia in quel tratto, pieno zeppe di macchine ferme, che riprendevano il cammino a passo di formica".

Le fa eco un uomo:

"Vergognoso aver pagato il pedaggio dopo quasi 3 ore spese per percorrere 35 km nell’assenza più totale di informazioni e personale addetto".

Anche l'editore Alessio Masciulli, di ritorno da un evento letterario a Campli, è stato costretto a subire questi disagi:

"Avevo imboccato l’A14 a Mosciano Sant'Angelo alle 22,30 e sono riuscito a tornare a casa soltanto alle 2 di notte. C'erano 30 km di coda da Mosciano a Città Sant'Angelo. Praticamente mi hanno sequestrato".

Ma non finisce qui. Sempre riguardo a ieri, c'è chi riferisce di aver impiegato quasi 7 ore per tornare da Macerata, chi lamenta un tempo di percorrenza di circa 15 ore per arrivare a Pescara da Trento, chi addirittura ha dovuto patire oltre 10 ore per riuscire a raggiungere la nostra città da Bologna. Da registrare, infine, la testimonianza del musicista Gennaro Spinelli:

"Ieri sono partito da Milano alle 7 di mattina e sono arrivato a Lanciano alle 23:50... 14, 15, 16 ore di viaggio... non le ho contate, ma è stato un calvario senza fine".

Le code

Tra Civitanova e Grottammare la coda è arrivata a raggiungere i 23 chilometri, ma in altri punti è andata anche peggio perché, nel corso della giornata, le file non hanno fatto che aumentare. Persino ieri sera, intorno a mezzanotte, si camminava a passo di lumaca.

Circa 10 i chilometri tra Grottammare e San Benedetto del Tronto; in Abruzzo 15 chilometri di coda tra Giulianova e Pescara Nord, 5 km tra Pescara Ovest e Pescara Sud e 2 km tra Lanciano e Val di Sangro.

Sono gli effetti dei restringimenti di carreggiata conseguenti al sequestro dei viadotti per l’inchiesta della Procura di Avellino sulla sicurezza delle barriere di protezione laterali. Effetti che, in questo weekend pre natalizio, si stanno facendo sentire pesantemente, soprattutto per chi viaggia in direzione sud. La situazione, comunque, viene costantemente monitorata dal Centro operativo autostradale (Coa) di Città Sant'Angelo.


Si parla di