Cronaca

Trenta chili di rame, arnesi da scasso e un coltello da 22 centimetri nell'auto, nei guai 4 uomini (uno irregolare)

Sono quattro i denunciati che viaggiavano a bordo di una vettura in via Tiburtina dopo un controllo della polizia

foto di repertorio

Quattro uomini denunciati in stato di libertà per il reato di ricettazione dalla polizia dopo un controllo stradale in via Tiburtina Valeria.
La notte scorsa gli agenti della squadra volante, diretti dal vicequestore aggiunto Pierpaolo Varrasso, hanno fermato i 4 a bordo di un'automobile nel corso di un ordinario controllo del territorio e sarebbero stati trovati in possesso di una matassa di circa 30 chili di cavi di rame, probabilmente provento di furto, di diversi arnesi atti allo scasso e oggetti atti a offendere.

A essere denunciato sono stati un cittadino italiano di 64 anni, un cittadino pakistano di 35 anni, un cittadino originario del Marocco di 23 anni e un giovane cittadino tunisino. 

Nello specifico, intorno alle ore 3:30 circa, i componenti di una volante, transitando nei pressi di via Tiburtina, hanno notato una automobile con quattro persone a bordo e gli agenti hanno deciso quindi di procedere al controllo e l’intuito dei poliziotti è risultato determinante: infatti, immediatamente, nella parte posteriore del veicolo, avrebbero notato una matassa di cavi di rame in parte già sguainati. Hanno deciso, dunque, di approfondire il controllo perquisendo la vettura e le persone a bordo di essa. A seguito di tale attività, sarebbero stati rinvenuti, nel bagagliaio dell’auto, una tronchesi, e vari attrezzi utili allo scasso. Anche la perquisizione personale avrebbe dato esito positivo, uno dei passeggeri avrebbe detenuto infatti un coltello a serramanico lungo complessivamente 22 centimetri nonché documenti intestati ad altra persona.

Alla luce di quanto emerso, gli agenti operanti decidevano di portarsi in Questura per effettuare ulteriori approfondimenti sui documenti rinvenuti e sul materiale trasportato, del quale i controllati non erano in grado di indicare la provenienza. L’oro rosso così rinvenuto è stato posto in sequestro, in attesa di verificare se risultino ammanchi da cantieri della zona, mentre i documenti sono risultati provento di furto avvenuto circa un anno fa a Pescara.

Per il cittadino tunisino, risultato irregolare sul territorio nazionale, è stata attivata la procedura amministrativa volta all’adozione del provvedimento di espulsione dall’Italia. Tale controllo rientra nell’ambito dei servizi disposti dal questore della provincia di Pescara, proprio per contrastare l’intensificarsi del traffico illecito di materiali metallici come il rame che ha un alto valore commerciale, sempre più spesso oggetto di furto. Solo nella giornata di lunedì 3 aprile sono state identificate 254 persone e controllate 95 autovetture.


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