Cronaca

Esplosione in un palazzo di Zanni, ecco la ricostruzione di quanto successo [FOTO-VIDEO]

I residenti dell'edificio, in preda al panico, hanno lanciato l'allarme segnalando la presunta caduta dell'ascensore

Un forte boato ha risvegliato la notte scorsa, poco prima delle ore 3, i residenti di un palazzo di via Carlo Alberto Dalla Chiesa nel rione Zanni a Pescara.
I residenti dell'edificio, in preda al panico, hanno lanciato l'allarme segnalando la presunta caduta dell'ascensore.

Ma in realtà nel corso degli accertamenti eseguiti questa mattina è stato appurato come si sia trattato quasi certamente di un'esplosione provocata da una bomba artigianale lasciata davanti al portone di ingresso di un appartamento del secondo piano-

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del Comando provinciale, la polizia (Squadra Volante, Scientifica e artificieri), i carabinieri, personale del 118, gli addetti di Ambiente spa e un operaio della ditta Schindler per la manutenzione. Come fanno sapere i vigili del fuoco all’atto dell’intervento è risultato che l’esplosione, dovuta a cause in fase di accertamento, ha provocato la rottura dei vetri delle finestre presenti a tutti i livelli della scala, a eccezione di quelli dei livelli sesto e settimo, nonché prodotto lo scardinamento delle porte di accesso di alcuni appartamenti del primo, secondo e terzo piano.

Il personale dei vigili del fuoco intervenuto ha effettuato le seguenti operazioni:

  • sgombero precauzionale degli occupanti il condominio ancora presenti nelle abitazioni;
  • verifica dell’assenza di persone coinvolte nell’incidente (nell’edificio e nell’ascensore);
  • disattivazione dell’alimentazione elettrica a servizio dell’impianto ascensore;
  • ricognizione visiva dello stato dei luoghi per la verifica di possibili danni strutturali
  • rimozione dei vetri pericolanti e assistenza al personale della ditta addetta alla pulizia urbana, per il recupero di vetri e calcinacci, sia nel vano scala che sulla strada prospiciente l’edificio;
  • il personale ha infine provveduto a interdire utilizzo delle finestre del vano scala, prive di vetro di protezione, e delle porte di accesso al vano ascensore, mediante apposizione di nastro segnaletico.


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