Cronaca

Inchiesta balneabilità, al momento non ci sono indagati

Al momento non ci sono indagati in merito all'inchiesta sulla vicenda della balneabilità a Pescara. Il titolare del fascicolo aperto dalla Procura è il sostituto procuratore Papalia

Al momento non ci sono indagati in merito all'inchiesta sulla vicenda della balneabilita' a Pescara. Il titolare del fascicolo aperto dalla Procura di Pescara e' il sostituto procuratore Andrea Papalia.  

IL FATTO - La polizia marittima di Pescara, questa mattina, su disposizione dell'autorita' giudiziaria ha acquisito in Comune tutta la documentazione riguardante la questione della balneabilita' legata allo sversamento in mare di 25mila metri cubi di liquami in seguito alla rottura, il 28 luglio scorso, di una condotta fognaria in via Raiale. I documenti consegnati agli uomini della Capitaneria di Porto comprendono tutto il carteggio con l'Aca (Azienda Comprensoriale Acquedottistica), l'Arta (Agenzia Regionale per la Tutela dell'Ambiente) e la Regione, nonche' la documentazione prodotta dal Comune, come ad esempio le ordinanze sindacali, tra cui l'ordinanza di divieto della balneazione all'altezza di via Balilla firmata il primo agosto dal sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, ma non resa nota alla popolazione. Relativamente alla vicenda della balneabilita' sono stati acquisti documenti, da parte del Corpo Forestale dello Stato che ha agito d'iniziativa, anche presso l'Arta e l'Aca. 

GLI ESPOSTI - Sulla questione esistono due esposti in Procura: uno presentato dal portavoce provinciale di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, Armando Foschi, e uno del Movimento 5 Stelle. 


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