Montesilvano

Un videogame che insegna la legalità ideato dai ragazzi del liceo D'Ascanio

Il metodo innovativo di insegnamento passa anche attraverso progetti come questo. Un gioco che ha riscosso consensi e interessi proprio per come è stato concepito, nella scuola superiore di Montesilvano

Un'intera classe, la 1^ C del liceo scientifico "D'Ascanio" di Montesilvano, è stata artefice di una creazione originale, innovativa e di alto profilo didattico e educativo. Nato da un'idea del professor Graziano Fabrizi e della professoressa Monica Mariani, insegnante di storia dell'arte e impegnato nella cultura della legalità, il videogame "Follow the money" si presenta come qualcosa di unico e geniale. Si tratta di un gioco al computer, modello Arcade in voga negli anni '90, con protagonisti due personaggi simbolo della lotta alla mafia.

I giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, rappresentati in grafica dall'insieme di pixel che ne compongono l'immagine digitale, sono i nuovi supereroi chiamati a confiscare i soldi alla criminalità organizzata in un viaggio virtuale che parte da Palermo e passa per diverse città italiane dove Cosa Nostra ha messo le radici. I giovani alunni, nei panni di provetti programmatori elettronici, hanno dunque creato un programma informatico ben strutturato che si basa su fatti di cronaca realmente accaduti e raccontati nello storyboard introduttivo.

Scopo del gioco è raccogliere più monete possibili durante i vari step, facendo attenzione agli ostacoli imprevisti quali le mosche, prese come spunto per ricordare una celebre espressione di Peppino Impastato ("La mafia è una montagna di merda"), e il martelletto dei giudici, a ricordare gli scandali che hanno riguardato il Consiglio Superiore della Magistratura.

Il gioco parte dalle indagini riguardanti la famiglia Gambino e non prevede un game over, a sottolineare che la mafia alla fine non vincerà. Sulla falsa riga del più celebre Super Mario Bros, questo videogioco è attivo solo nella versione dekstop su https://www.gamefalconeborsellino.it ed è stato presentato in occasione del premio nazionale "Paolo Borsellino", ricevendo importanti riconoscimenti ufficiali. Nel gioco è rappresentata anche la basilica di Collemaggio, emblema della città di L'Aquila e oggetto dell'interesse mafioso nel periodo di ricostruzione post sisma.

"Con questa iniziativa abbiamo dato seguito al progetto "Impastato 599" portato avanti con gli studenti liceali di Penne - spiega il docente Graziano Fabrizi - Un ringraziamento particolare alla mia collega Monica Mariani, insegnante di lettere, e alla dirigente scolastica Natalina Ciacio che ci ha sempre sostenuto e incoraggiato. Sono stati nove mesi di lavoro entusiasmanti, con i miei alunni spinti dalla voglia di conoscere e orgogliosi del messaggio formativo trasmesso. Recentemente una scuola di Bruxelles ha utilizzato il gioco durante l'Erasmus in Italia".

I ragazzi della 1^C sono stati anche ricevuti nella sede del Consiglio di Stato a Roma per ricevere il premio "Libertà, Solidarietà, Giustizia".


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