Economia

La protesta dei balneatori pescaresi: "Controlli vessatori, riprende la caccia alle streghe"

I balneatori pescaresi del Fiba/Confesercenti protestano contro i controlli a tappeto messi in atto dal Comune negli ultimi giorni, a stagione ormai quasi conclusa. "La conclusione è che possono anche cambiare le giunte, ma il clima vessatorio contro gli stabilimenti balneari non cambia di una virgola"

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opo una stagione estiva con il segno negativo per quanto riguarda il turismo nel pescarese, i balneatori del Fiba/Confesercenti criticano duramente i controlli a tappeto messi in atto dal Comune in questi giorni.

"Proprio in queste ore, in chiusura della stagione 2009, il Comune di Pescara sta effettuando a tappeto dei controlli vessatori sugli stabilimenti balneari, applicando un’interpretazione “originale” delle norme regionali. Ci chiediamo quale senso possa mai avere effettuare dei controlli a stagione ormai conclusa. E la conclusione è che possono anche cambiare le giunte, ma il clima vessatorio contro gli stabilimenti balneari non cambia di una virgola" hanno dichiarato i balneatori.

Fare impresa a Pescara sarebbe praticamente impossibile, a causa dei cavilli burocratici e vessatori che perseguitano ogni genere di commerciante, specie quelli del settore turistico e ricettivo.

"Il Piano demaniale della Regione dice chiaramente infatti che fra due concessioni deve esserci un corridoio di cinque metri: in tutte le conferenze dei servizi si è detto che la misurazione va fatta fra i pali degli ombrelloni. Il Comune di Pescara, in piena logica vessatoria, sta calcolando invece fra gli ombreggi e non fra i pali" continuano i balnetaori, che sottolineano come "sia ripresa una vera e propria caccia alle streghe".


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