Economia

L'asse attrezzato sarà prolungato fino al porto? Arriva il sì al progetto del Comune

L'assessore Civitarese Matteucci: "Il Comune di Pescara e l'Anas sono al lavoro su un'ipotesi sostenibile. Coglieremo l'occasione per riqualificare anche la banchina e agire sulla circonvallazione"

Contributo operativo all'insegna della sostenibilità e vivibilità cittadina quello portato ieri dal Comune di Pescara alla riunione tenutasi presso la sede della Regione Abruzzo sul prolungamento dell'asse attrezzato fino al porto. Alla riunione erano presenti Regione, Anas, Comune di Pescara, Genio Civile, Soprintendenza ai Beni Paesaggistici e Autorità Marittima, messi intorno ad un tavolo dal presidente Luciano D'Alfonso per fare il punto sul prolungamento dell'asse attrezzato fino al porto e trovare una sintesi tra le diverse proposte avanzate.

La realizzazione di tale opera deve costituire un elemento cardine del nuovo progetto di riqualificazione dell’ambito fluviale, e la soluzione da noi proposta è stata condivisa da tutte le amministrazioni intervenute. Già entro questa settimana vi sarà un incontro operativo con l'Anas per adeguare il progetto inizialmente presentato dall'Azienda alla visione prospettata dal Comune - così l'assessore alla Mobilità e sviluppo del Territorio Stefano Civitarese Matteucci - Riteniamo che il completamento dell’asse attrezzato possa costituire l’occasione per la riqualificazione e la conservazione delle aree golenali del lungofiume sud attraverso la realizzazione di una strada di accesso diretto al porto dall’asse attrezzato che correrà congiuntamente alla viabilità urbana locale, la realizzazione di un sistema di trasporto pubblico di collegamento stazione-porto-aeroporto, percorsi carrabili e pedonali e aree verdi lungo le sponde fluviali”.

La “filosofia” che sta alla base della proposta si fonda su tre elementi: il collegamento non è basato sulla velocità ma su una lenta e sicura scorrevolezza del traffico; è compatibile con la struttura urbana esistente e con le sue esigenze future; migliora la situazione attuale dal punto di vista della mobilità (compresa quella pedonale e ciclabile) e non la peggiora dal punto di vista ambientale. In pratica l'intervento non condiziona la situazione attuale ma la riorganizza in meglio, consentendo anche imponenti economie, riducendo la portata economica del prolungamento a circa un terzo dell'importo stimato e consentendo così di investire le risorse a disposizione dell'Anas per risolvere problemi di maggiore impatto riguardanti la viabilità di sua competenza, come l'accesso alla circonvallazione dalla Pineta, con una viabilità senza ipoteche ambientali e urbanistiche sulla zona dove oggi insiste.

Inoltre la riorganizzazione funzionale della viabilità avverrà principalmente attraverso le tre rotatorie previste - la prima si basa sull’ampliamento di quella esistente di Piazza della Marina, la seconda sarà realizzata ex novo in corrispondenza di Via Bardet, la terza è quella esistente a ridosso del Ponte del Mare in corrispondenza del Lungomare C. Colombo. Un secondo importante elemento è quello di realizzare il collegamento viario attraverso due sole corsie, una per direzione di marcia. Le due corsie saranno realizzate a cavallo del basso muro che sostiene l’attuale recinzione, di cui si prevede la demolizione lungo Via Andrea Doria.

Questa soluzione permetterà non solo di semplificare le connessioni viarie tra il collegamento in parola e il resto della viabilità urbana, ma anche di guadagnare alla viabilità ciclopedonale, al decoro urbano e al verde, una larga fascia stradale dell’attuale via Doria. Una fascia che si allargherà progressivamente man mano che si avvicinerà alla rotonda del Ponte del Mare. Un ultimo elemento è il fatto che l’attuale banchina del porto canale verrà in gran parte salvaguardata. Ciò permetterà anche di ipotizzare un'ulteriore passeggiata ciclopedonale lungo il fiume, ai margini della corsia di uscita dal porto della strada in progetto.


Si parla di