Economia

Vendemmia 2020, calano quantità e prezzi ma la qualità resta buona in Abruzzo

Anche il settore vitivinicolo ha risentito pesantemente della pandemia con un grosso calo di fatturato del comparto ed anche una minore quantità di uva raccolta durante l'autunno

Diminuiscono quantità e prezzi dell'uva raccolta per la vendemmia 2020, ma la qualità del prodotto abruzzese resta alta. Lo ha fatto sapere la Cia Agricoltori Italiani Chieti-Pescara analizzando i dati di unioncamere, Bmti, Borsa merci telematica nel report riguardante le uve da vino raccolte nell'autunno dello scorso anno.

Calano i prezzi del Montepulciano, Pecorino e Trebbiano con una diminuzione dell'uva raccolta del 4% e un calo dei prezzi per Chieti e Pescara superiore del 10%, con punte del 15% per il Montepulciano Doc.

Per le uve a bacca bianca, rispetto al 2019 le quotazioni delle uve atte a Pecorino d'Abruzzo Doc sono calate del 6,7%; le uve per la produzione di Colline Pescaresi Igp hanno ceduto il 10% circa.  Maggiore stabilità per le uve atte a Trebbiano Doc, a conferma dell'andamento più regolare osservato durante le ultime sei campagne.

L'Abruzzo comunque si colloca fra le prime regioni italiane per superfici vitate e produzione superando i 4 milioni di quintali raccolti afferma il presidente Cia Chieti Pescara Sichetti:

La chiusura totale dell'Ho.re.ca., il settore dell'industria alberghiera, durante il lockdown di marzo e aprile 2020 e le successive chiusure parziali nell'ultima parte del 2020 ha privato il settore di un importante sbocco di mercato. Diminuzione delle quantità compensata, però, dalla qualità delle uve che rimane buona grazie all'andamento climatico favorevole.

Come per altri comparti dell'agroalimentare il Covid ha messo in ginocchio anche il mercato vinicolo; ma arriva un segnale positivo dal Governo che, ascoltando il nostro appello, ha eliminato il divieto di asporto dopo le 18, per gli esercizi commerciali al dettaglio, di bevande da non consumarsi sul posto


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