Politica

Alessandrini e Acerbo condannano le aggressioni ai ragazzi dell'Arci

Il sindaco: "Atti vili e fuori dal tempo. Pescara e l'Italia guardano al futuro". Il segretario di Rifondazione Comunista: "Non è tollerabile che nella nostra città circolino uno o più gruppi di squadristi dediti alle aggressioni violente"

Il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini

Con estremo sconcerto mi ritrovo in soli pochi giorni a dover condannare nuove aggressioni vili e immotivate che vedono come vittime dei nostri giovani concittadini. Una a sfondo omofobo qualche giorno fa, l'altra di matrice razzista-fascista di cui sono stati vittime, invece, altri due ragazzi e di cui ci riferisce il presidente dell'Arci di Pescara Valerio Antonio Tiberio, accadute lo stesso giorno in cui a Milano le istituzioni conducevano una marcia di civiltà e vicinanza nei confronti di chi arriva in Italia come migrante”.

Il sindaco Marco Alessandrini commenta così quanto accaduto l'altra sera in centro storico davanti allo Scumm. "Come Amministrazione - afferma il primo cittadino - siamo vicini ai ragazzi aggrediti l'altra notte nei pressi di un circolo Arci cittadino e ribadiamo con forza la nostra distanza da ogni tipo di ideologia e comportamento discriminatorio nei confronti di chiunque. Ad ogni pubblica occasione questa Amministrazione comunale ha manifestato adesione ai valori antifascisti contenuti nella nostra Costituzione e alle leggi che promuovono e favoriscono integrazione, estensione dei diritti, ripudiando echi che arrivano da un passato che la nostra Repubblica si è messa alle spalle e che ha superato con altri valori, per cui molti sono morti e hanno combattuto: valori che sono completamente diversi e guardano al futuro. In Comune abbiamo lavorato da subito perché venissero riconosciuti i diritti di tutti e fosse evidente la natura della città: inclusiva, democratica, aperta, antifascista. Lo abbiamo fatto perché non consideriamo la violenza un mezzo di espressione, né chi la pratica un interlocutore in grado di portare avanti dialoghi e azioni civili".

Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, aggiunge: "Il circolo Arci in via delle Caserme davanti al quale è avvenuta l'aggressione è già stato oggetto di altre incursioni di questi neofascisti. Non è la prima volta che accade in giro per la nostra città. Sovente gli aggrediti non denunciano. Non è tollerabile che nella nostra città circolino uno o più gruppi di squadristi dediti alle aggressioni violente. Le forze dell'ordine e la magistratura hanno il dovere di individuarli, punirli e affidarli alle cure di qualche assistente sociale o psichiatra. Questi episodi se non affrontati con decisione possono condurre a tragedie. La nostra Repubblica è fondata sulla Costituzione nata dalla Resistenza. E' compito delle istituzioni garantire la convivenza civile e la sicurezza dei cittadini. Invitiamo il sindaco a chiedere immediatamente la convocazione del tavolo per l'ordine e la sicurezza mettendo al centro la questione. Pescara ha una lunga tradizione di tolleranza e confronto sempre tenuto sul piano del rispetto e della nonviolenza. Cittadine e cittadini hanno il diritto di poter vivere la città senza dover temere per la propria incolumità".


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