Politica

Blasioli (Pd) sull'infermiere aggredito in pronto soccorso: "Regione e Asl stanno a guardare, inaccettabile"

Il consigliere regionale del Partito Democratico commenta l'episodio avvenuto qualche giorno fa quando un infermiere è stato colpito al volto davanti all'ingresso del pronto soccorso

Il consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli, attacca la Regione e la Asl dopo l'ennesimo episodio di violenza davanti al pronto soccorso, dove qualche giorno fa un infermiere è stato colpito con un forte schiaffo nel pre triage. Il consigliere esprime solidarietà all'infermiere colpito, durante il servizio notturno:

"L’ennesimo episodio di violenza nei confronti di operatori sanitari in servizio, che segue la spedizione punitiva di un gruppo di rom e una lunga serie di aggressioni occorse nell’anno precedente, e conferma ancora una volta – ove mai ce ne fosse bisogno – la necessità di rafforzare i presidi di sicurezza, la cui inadeguatezza è stata più volte denunciata da sindacati e associazioni di categoria.

Altra criticità strettamente connessa è la cronica insufficienza di personale sanitario, che determina tempi di attesa estenuanti per l’utenza. Gli organici dei Pronto Soccorso e dei reparti di Medicina degli ospedali di Pescara, Penne e Popoli sono stati in minima parte rimpolpati ricorrendo al noto bando covid, che ha consentito di assumere a tempo determinato una ventina di professionisti, il cui contratto (co.co.co), inizialmente in scadenza al 31 dicembre, è stato prorogato al 31 marzo 2023."

Blasioli però aggiunge che ci sarebbero anche dei ritardi nel pagamento degli stipendi:

"Mi sono pervenute segnalazioni secondo cui una parte di questi professionisti assunti a partita Iva – preciso: i più giovani - non percepisce lo stipendio da tre mensilità: l’ultimo ricevuto è quello relativo al mese di ottobre. Un ritardo, imputabile alla mancata erogazione alla Asl dei fondi della Regione, che mortifica le competenze e la dedizione di chi ha messo a repentaglio la propria salute e quella dei familiari nei mesi più duri della pandemia e continua a prodigarsi quotidianamente per assistere i pazienti. Ora, se il problema è di natura economica, ovvero i fondi non anticipati dalla Regione, mi chiedo per quale motivo e su che basi la Asl abbia deciso arbitrariamente di retribuire esclusivamente i medici più avanti con l’età, adottando due pesi e due misure."

Per Blasioli questa situazione è un perfetto "assist" per la sanità privata, dove si rischia di fare convogliare tutte le nuove risorse umane del settore sanitario:

"E così, mentre Asl e giunta regionale lamentano difficoltà a reperire personale, dall’altro inducono i pochi assunti ad andare via.  Chiederò di approfondire la questione nel prossimo consiglio regionale in programma il 31 gennaio a Pescara." Anche la Ugl era intervenuta sull'argomento, chiedendo un intervento della Asl per garantire maggiore sicurezza agli operatori sanitari.


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