Politica

Duro attacco di Febbo (FI) a D'Alfonso (PD): "Isolato da tutto il partito vive l'isteria del sabato del villaggio, è commovente"

Il capogruppo regionale replica alle accuse rivolte dal deputato dem all'attuale maggioranza di governo in merito a diversi temi compresa la nomina del direttore generale della Saga: "

Il capogruppo regionale di Forza Italia Mauro Febbo (foto d'archivio)

“Abbandonato anche dai suoi consiglieri regionali del Pd e dagli amministratori locali, l'onorevole D'Alfonso continua nel suo sabato del villaggio per tenere accesi i riflettori rispetto a una sopravvivenza politica ormai tramontata”.

È duro l'attacco del capogruppo regionale di Forza Italia Mauro Febbo al parlamentare che ha scelto il sabato per tenere le sue conferenze stampa con l'ultima incentrata su diversi temi a cominciare dal bando per la nomina del direttore generale della Saga, la delibera sui fondi per i Comuni impegnati nel rifacimento delle strade del Giro d'Italia oltre che in merito alla piastra logistica di Saletti e il contratto con Trenitalia.

“Non riuscito il siluramento alla presidenza della Fondazione Pescarabruzzo dell'ex amico Nicola Mattoscio nonostante lo sforzo profuso arrampicandosi sugli specchi con motivazioni illusorie e addirittura il coinvolgimento di commissioni d'inchiesta parlamentari, ora è passato ad argomentare la sua opposizione all'attuale governo regionale”, incalza Febbo.

“Le argomentazioni sono veramente stucchevoli e prive di fondamento ma colorite dal solito linguaggio logorroico e autoreferenziale. Ma è veramente commovente vederlo lì da solo, senza alcun dirigente, consigliere regionale o amministratore locale del Pd al proprio fianco per sostenerlo e condividere le sue elucubrazioni prive di fondamento passando da Muraglia a Saletti, dal direttore Saga alla Fondovalle Val di Sangro, dal tracciato ferroviario Pescara-Roma a Enac e così via”.

“L'onorevole D'Alfonso si facesse una ragione del suo isolamento, del fatto che gli abruzzesi lo hanno già giudicato negativamente, ma soprattutto non dimenticano che rimane un fuggiasco. Il centrodestra in questi anni, nonostante i trenta mesi di pandemia e i quindici mesi di guerra con tutte le conseguenze economiche disastrose, ha governato cogliendo risultati importanti e di sviluppo. Gli abruzzesi per la prima volta negli oltre cinquant'anni di storia della Regione si apprestano a confermarlo alla guida della stessa – conclude Febbo -. Un sano bagno di umiltà e un'attenta riflessione gioverebbero alla salute e forse anche politicamente”.


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