Politica

Tari, Diodati risponde a Confcommercio: “Investimenti necessari sulla differenziata”

L'assessore alle Finanze del Comune di Pescara: "La difesa del suolo cittadino e la crescente attenzione alla manutenzione della città sono priorità su cui dobbiamo ora concentrare la nostra azione e che ci hanno costretto a rimodulare le tariffe"

L'assessore Giuliano Diodati

"La nostra Amministrazione sin dal suo insediamento ha avuto ben chiaro un obiettivo, quello di risanare i conti della città, perché la comunità non fosse esposta al default a cui la città andava incontro e perché potesse tornare a respirare e a dare respiro al comparto economico e alle famiglie. Con il piano di riequilibrio finanziario abbiamo rimesso in carreggiata l'amministrazione, pagando gli imponenti debiti accumulati, recuperando una gestione virtuosa e soprattutto razionale basata sulle reali possibilità dell'Ente, puntando in modo determinante su risorse in arrivo da fonti europee, statali e regionali, al fine di utilizzare le proprie per i settori più in emergenza, fra cui la manutenzione e il sociale".

E' quanto afferma, in una nota, l'assessore alle Finanze del Comune di Pescara, Giuliano Diodati, rispondendo alle polemiche di Confcommercio sulla Tari. "Questa gestione ci ha consentito di razionalizzare risorse e rendere più leggera la Tari nel 2016 sia per le famiglie che per le imprese, con decrementi percentuali anche piuttosto sensibili rispetto al passato e nonostante la condizione di predissesto".

"La difesa del suolo cittadino e la crescente attenzione alla manutenzione della città sono priorità su cui dobbiamo ora concentrare la nostra azione e che ci hanno costretto a rimodulare le tariffe - aggiunge Diodati - C'è bisogno di investire sulla prevenzione del rischio idrogeologico e degli allagamenti con una più intensa attività manutentiva su tombini e caditoie; è indispensabile poi potenziare la raccolta differenziata per portare Pescara più vicina a quanto richiedono le normative e consentire risparmi futuri alle famiglie prodotti dal nuovo modello, bene, queste attività richiedono risorse ed equilibri che dobbiamo trovare perché la città ne ha bisogno. Per farlo, la base da cui siamo partiti non è quella degli anni scorsi, ma è una tariffazione più leggera, quella del 2016, che ci ha consentito comunque di limitare e calmierare gli aumenti delle nuove tariffe".

Nello specifico delle utenze non domestiche a cui si riferisce la Confcommercio, gli aumenti si assestano in media fra l'1,50 e il 3% scorrendo le varie categorie, commerciali e di altro segno ricomprese fra queste. In pratica, secondo Diodati, grazie alle diminuzioni dello scorso anno il peso su questa classe di contribuenti è stato più che contenuto. "Non siamo chiusi alla ricerca di agevolazioni, specie quelle che tengano conto della situazione difficile che le imprese stanno vivendo. Una di queste misure è già efficace con lo slittamento al 28 febbraio della prima rata della Cosap, e in tal senso non chiudiamo la porta ad altre possibilità se i numeri ce lo consentiranno, esattamente com'è accaduto lo scorso anno. Benvenute, dunque sinergie e idee come chiede la Confcommercio, perché l'Amministrazione possa dare servizi e risposte di qualità alla comunità dei contribuenti verso cui indirizziamo le nostre comuni azioni", conclude l'assessore.


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