Politica

Il liceo Marconi invita due esponenti di Arcilesbica, scoppia la polemica

Sull'argomento interviene Maurizio Acerbo di Rifondazione Comunista: "Non posso che esprimere la massima solidarietà e stima al dirigente scolastico e ai docenti, oggetto di un attacco demenziale e oscurantista"

Il liceo Marconi

Scoppia la polemica nei confronti del liceo Marconi dopo che l'istituto scolastico ha promosso un "Progetto contro la discriminazione, il bullismo e il cyberbullismo". Iniziativa senza dubbio lodevole, ma ciò che ha fatto gridare allo scandalo è stata l’appartenenza ad Arcilesbica di due relatrici. Sull'argomento interviene Maurizio Acerbo, esponente di Rifondazione Comunista.

"Non posso che esprimere la massima solidarietà e stima al dirigente scolastico e ai docenti, oggetto di un attacco demenziale e oscurantista - afferma l'ex consigliere comunale - Questa polemica è pura omofobia anzi lesbofobia, e dimostra quanto ci sia bisogno che la scuola pubblica svolga un’attività educativa su questi temi, come avviene in tutti i Paesi europei avanzati. E’ proprio durante l'adolescenza che ragazzi e ragazze subiscono le peggiori violenze psicologiche e fisiche a causa del loro orientamento sessuale. Violenze che li segnano per sempre che provengono sovente da coetanei cresciuti in famiglie e contesti culturali ancora segnati dall’omofobia, molto spesso inconsapevole". 

Secondo Acerbo, "tutte le scuole dovrebbero seguire l’esempio del Liceo Marconi e non lasciarsi intimidire. Dispiace che le istituzioni (Comune, provincia, Regione) non abbiano sentito il dovere di intervenire esprimendo solidarietà alla scuola. Il Liceo Marconi sta facendo il suo dovere. Compito della scuola e delle istituzioni secondo l’orientamento della agenda votata dal parlamento europeo è di lavorare per:

introduzione delle problematiche LGBT nei programmi scolastici nell’intento di incoraggiare la tolleranza e la comprensione tra personale e studenti e sensibilizzare in merito all’esistenza di strutture familiari non tradizionali. I materiali didattici potrebbero comprendere libri da condividere con i genitori, per contribuire a smontare stereotipi e spiegare la diversità sessuale;

adozione nelle scuole di politiche anti-bullismo che comprendano espressamente l’omofobia e la trans fobia;

formazione degli insegnanti su come affrontare le problematiche LGBT nell’insegnamento e formazione di insegnanti e consulenti scolastici su come trattare i casi di molestie omofobiche e transfobiche".


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