Politica

Casette di cartone a Montesilvano, CasaPound: "Zero politiche sociali per gli italiani"

Sono state esposte nella notte davanti agli uffici comunali per protestare contro l’assenza di iniziative per gli italiani. Iacomelli (CPI): “Siamo pronti a scendere in piazza per difendere i diritti dei cittadini nella loro terra”

CasaPound Italia sceglie l’arma della provocazione per protestare a Montesilvano contro l'assenza di politiche comunali per il sociale rivolte agli italiani. Alcune casette di cartone sono state collocate in nottata in prossimità degli uffici comunali, assieme ad uno striscione con su scritto: “Per gli italiani alloggi murati, casa, lavoro e servizi solo agli immigrati”.

“Le casette in cartone, ovviamente inabitabili, sono l’esatta rappresentazione della politica che il Comune di Montesilvano riserva ai cittadini italiani: la Politica del Nulla. Se attraverso l’adesione al progetto Sprar il Comune ha dedicato numerose risorse ed attenzioni al benessere degli immigrati, mettendo a loro disposizione alloggi, vitto ed organizzando iniziative per la loro integrazione socio economica, nulla di simile viene fatto per aiutare i cittadini italiani, come Cristina Trabucco, a breve senza casa, madre single e disoccupata di 45 anni, con due figli, uno dei quali minorenne. Come tanti altri cittadini italiani in emergenza abitativa, Cristina è stata ignorata dalle istituzioni, trovando solo in Casapound Italia un aiuto, ed ottenendo cosi’ un posticipo di due mesi dallo sfratto”. Così Mirko Iacomelli, responsabile pescarese di CasaPound Italia, in una nota. 

“Il dramma di Cristina – prosegue Iacomelli – oramai comune a fin troppi cittadini italiani, non è altro che una ulteriore dimostrazione della totale incapacità o mancanza di volontà da parte degli amministratori locali, tanto di centrodestra quanto di centrosinistra, ad occuparsi dei problemi degli Italiani, preferendo concentrarsi sull’accoglienza degli immigrati, che evidentemente garantisce maggior ritorno a vari livelli, in ragione delle risorse sproporzionate stanziate dal Governo per la gestione del fenomeno. In un Comune di più di 50.000 abitanti è inaccettabile, impensabile e vergognoso non predisporre un piano per la gestione dell’emergenza abitativa, non arrivando a fornire altra soluzione ai montesilvanesi in difficoltà che 12 alloggi a un canone d’affitto mensile concordato fissato all’incredibile cifra di 450 euro, pari se non superiore ai prezzi di mercato, e per i soli possessori di ISEE superiore a 16.000 euro, di fatto escludendo le famiglie italiane realmente bisognose di un aiuto”.

“Se le istituzioni continueranno a mostrarsi indifferenti di fronte alle richieste delle famiglie italiane residenti nel Comune di Montesilvano – conclude il responsabile pescarese di CPI – Casapound come sempre scenderà in piazza con un sit-in sotto il Comune al fianco di queste ultime per protestare contro le istituzioni cieche quando poste in faccia a questi drammi".


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