Politica

Multe per chi fa il bagno nei fiumi del pescarese, scatta la polemica

D'Ottavio, Di Matteo e Di Marco intervengono sulla questione delle 68 sanzioni elevate domenica dai Carabinieri Forestali ai turisti nella Cisterna dell'Orta e nel torrente Cusano: "Così si penalizza il turismo"

Angelo D'Ottavio fotografato mentre fa il bagno nel fiume

Scatta la polemica dopo ciò che e' accaduto domenica ai 68 turisti che si trovavano nei pressi delle gole dell'Orta, nel territorio di Bolognano e della cascata del Cusano, ad Abbateggio, incorsi in una sanzione di 300 euro per aver fatto il bagno nel fiume. Da più parti politiche si leva un coro unanime in difesa di questi malcapitati. L'ex sindaco di San Valentino, Angelo D'Ottavio, ha postato su Facebook una foto che lo ritrae immerso nell'acqua di quei luoghi, con il seguente post: "Per decenni ho fatto il bagno nei fiumi che scorrono a destra e sinistra del mio amato borgo e se la legge determina che trattasi di "disturbo, distruzione o deterioramento degli ambienti di vita, di riproduzione o di frequentazione”, il sottoscritto Angelo D'Ottavio è pronto a ricevere la notifica della conseguente contestazione da parte delle forze dell'ordine incaricate".

L'assessore regionale Donato Di Matteo, che ha l'importante delega a Parchi, Riserve e Montagna, rincara la dose e ne fa una questione di promozione turistica: "Affinché queste aree possano essere in breve tempo ampiamente godibili bisogna agire sulle norme che ne limitano la fruibilità per permettere uno sviluppo sempre maggiore del turismo su tutto il territorio regionale". 

Il presidente della Provincia di Pescara e sindaco di Abbateggio, Antonio Di Marco, insieme alla consigliera provinciale e sindaco di Bolognano Silvina Sarra, parla di "uno spiacevole incidente di percorso che non dovra' piu' ripetersi". I primi cittadini dei Comuni nei quali si trovano le aree protette hanno deciso di scrivere al Prefetto di Pescara, Francesco Provolo, chiedendogli un "supporto alla convocazione, entro tempi brevi, di un tavolo tecnico interistituzionale deputato ad affrontare la problematica emersa e ad individuare soluzioni volte a garantire la serena frequentazione delle nostre belle realta' locali".

"La motivazione di tale sanzione - afferma Di Marco - e' da rintracciarsi nella presunta violazione della legge regionale Abruzzo n. 50/1993 posta a tutela dell'integrita' degli ecosistemi nei quali rientrano gli habitat delle suddette localita'. Al di la' delle piu' o meno corrette modalita' di accertamento eseguite dal Corpo di vigilanza, per le quali rimetto agli organi competenti, in qualita' di Presidente della Provincia di Pescara e di Sindaco di Abbateggio sono, mio malgrado, a dover ricusare tali azioni che fortemente compromettono le potenzialita' turistiche delle zone interessate, della Provincia di Pescara e dell'intera Regione".

Di Marco, in altre parole, ritiene che "le vocazioni turistiche dei territori vadano tutelate e amplificate a garanzia delle identita' locali e territoriali", e che tali decisioni, "pur se assunte in ottemperanza di leggi regionali e nazionali, vadano accompagnate da un opportuno sistema di conoscenza, vigilanza e informazione, fatto di servizi a supporto, appunto, di frequentatori e turisti".

"Sono localita' rimaste per molti anni misconosciute e quindi protette e tutelate. Ora che e' esploso il desiderio di avvicinarsi a luoghi cosi' incontaminati dobbiamo fare in modo che vengano rispettate le norme piu' elementari di pulizia e decoro, ma nello stesso tempo dobbiamo mettere i visitatori in condizione di conoscere le norme legate al rispetto dell'ecosistema dei luoghi, informando sulle sanzioni alle quali potrebbero incorrere se manifestamente non ottemperassero a quegli obblighi", conclude il presidente della Provincia.


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