Politica

Ordinanza primo maggio revocata, per Di Pietrantonio (Pd) è stato "un giorno di ordinaria follia"

Così definisce, senza mezzi termini, il primo maggio a Pescara il segretario cittadino del Pd, Moreno Di Pietrantonio, dopo le ordinanze regionali e la conseguente revoca di quella comunale

«Una giornata di ordinaria follia a cura del sindaco Carlo Masci e del presidente della giunta regionale Marco Marsilio».
Così definisce, senza mezzi termini, il primo maggio a Pescara il segretario cittadino del Pd, Moreno Di Pietrantonio, dopo le ordinanze regionali e la conseguente revoca di quella comunale.

«È davvero incredibile quello che è accaduto il primo maggio a Pescara», spiega l'esponente Dem, «causato dal pericoloso disorientamento provocata dalle ordinanze a ripetizioni del presidente Marsilio e del sindaco Masci in contrapposizione con quanto disposto dal Governo sulla delicata questione riguardante le misure di apertura della seconda fase Covid-19».

«Il Partito Democratico di Pescara», si legge in una nota, «ritiene inaccettabile un simile comportamento, che per sterili contrapposizioni politiche ha voluto anticipare quanto previsto, con dovuta cautela dal Governo, creando confusione tra i cittadini e tra le forze dell’ordine che con il loro incessante lavoro sul territorio garantiscono il rispetto delle leggi. I cittadini sono stati indotti ad affollare la riviera di Pescara, la strada parco e altri luoghi nelle periferie spesso senza dispositivi di sicurezza, mettendo a rischio la propria e altrui salute, non è possibile mettere a rischio la salute pubblica dei nostri cittadini per contrapposizioni politiche incomprensibili. Stiamo facendo tutti dei grandi sacrifici per cercare di uscire da questa tragedia che ci ha sconvolto la vita, con decine di migliaia di morti . Con il Covid-19 non si scherza, si muore, necessitano decisioni responsabili nell’interesse della collettività».


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