Politica

I percettori del reddito di cittadinanza impiegati in attività di pubblica utilità?

Questo è quanto emerso oggi dalla seduta congiunta delle commissioni Ambiente e Pubblica Istruzione, convocata per disporre di dati concreti sull’utilizzo a Pescara dei percettori di reddito di cittadinanza

Il Comune di Pescara deve ampliare la platea dei percettori del reddito di cittadinanza da impiegare in attività di pubblica utilità. Questo è quanto emerso oggi dalla seduta congiunta delle commissioni Ambiente e Pubblica Istruzione, convocata per disporre di dati concreti sull’utilizzo a Pescara dei cittadini percettori di reddito di cittadinanza, e svoltasi alla presenza del dirigente Marco Molisani.

Ecco che cosa hanno detto i presidenti delle due commissioni, Ivo Petrelli e Fabrizio Rapposelli: “Attualmente sulle 1.400 unità assegnate all’amministrazione, sono circa 500 quelle effettivamente impiegate in attività lavorative, di cui 226 distribuite tra il settore Verde-igiene ambientale e pubblica istruzione. Un numero che sicuramente possiamo ulteriormente allargare, attingendo a personale utile non tanto nel lavoro d’ufficio dove la necessaria formazione assorbirebbe tutte le ore disponibili, quanto sugli interventi di piccola manutenzione che non richiedono grandi abilità, come il lavaggio delle strade dalle deiezioni canine, ma che pure andrebbero a sgravare i nostri operai consentendo loro di dedicarsi a opere di maggior rilevanza e professionalità”.

Poi Petrelli e Rapposelli hanno spiegato: “La norma dedicata alla disciplina del reddito di cittadinanza ha permesso al Comune anche di stipulare convenzioni con altri Enti, anche del terzo settore, come Aism, Domus Mariae, Caritas, Associazione Jonathan e Museo delle Genti d’Abruzzo, per svolgere altre attività, come nel caso dei 25 Puc (Progetti utili alla collettività, ndr) prestati alla Asl per l’attività di rilevazione della temperatura e del Green pass dei visitatori, o al tribunale dove vengono utilizzati per la digitalizzazione delle pratiche. Complessivamente i numeri ci dicono che in Italia sono registrati 5mila percettori del reddito di cittadinanza distribuiti su 8mila Comuni: al Comune di Pescara sono stati assegnati 1.400 Puc, tra cui ne abbiamo selezionati 500 che sono operativi. Numeri importanti, che però ci fanno pensare alla possibilità di ampliare ulteriormente la platea di tali lavoratori, anche istituendo una sorta di cabina di regia tra i vari uffici e verificando le mutate esigenze dei vari settori, anche alla luce degli ultimi pensionamenti”.


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