Mercatino etnico, Sinistra Italiana è perentoria: "Si deve approvare a tutti i costi"
Ieri una riunione con il sindaco Alessandrini, che "ci ha chiesto tempo per valutare la situazione: abbiamo comunemente deciso di riaggiornarci per giovedì pomeriggio". E sulla questione, avverte SI, "con noi c'è anche MDP"
Ieri, a seguito della crisi di maggioranza scoppiata per il mercatino etnico e sollevata da Sinistra Italiana, il sindaco di Pescara Marco Alessandrini ha incontrato gli esponenti di SI al fine di provare a risolvere la questione.
“Abbiamo ribadito la necessità di fare il possibile e anche l’impossibile per riuscire a dare risposte rapide e positive alla questione del mercatino dell’integrazione - spiega Sinistra Italiana in una nota - Il sindaco ci ha chiesto tempo per valutare la situazione e abbiamo comunemente deciso di riaggiornarci per giovedì pomeriggio. La riunione degli organismi dirigenti ha deciso di sostenere questa battaglia di civiltà pienamente e con coraggio. Anche MDP-Articolo1 sostiene con noi le stesse ragioni”.
A tale proposito, nella giornata odierna è previsto un incontro tra Sinistra Italiana e Articolo1 per discutere una linea comune da portare ad Alessandrini giovedì 7 dicembre. Dal canto suo Alessandrini, parlando di un "problema carico di significato ideologico", ha dichiarato quanto segue:
"Il mio impegno prosegue. L'esigenza è favorire l'integrazione nel rispetto delle regole. Il bando che si deve fare è aperto a tutti: dire che è solo per un nuovo mercato dei senegalesi è una sciocchezza".
Il caos in consiglio comunale è scaturito dal dibattito sulla realizzazione di un'area da destinare al mercato etnico: per due volte, infatti, è caduto il numero legale della maggioranza nell'aula chiamata a discutere migliaia di emendamenti al progetto. A quel punto Sinistra Italiana, definendo 'gravissimo' quanto accaduto, ha minacciato di lasciare la maggioranza.
"Il prossimo consiglio su mercatino etnico e integrazione non sarà convocato prima di lunedì", hanno evidenziato i consiglieri Daniela Santroni e Ivano Martelli, chiedendo di conseguenza una convocazione urgente degli organismi dirigenti del partito "per valutare la nostra permanenza nella maggioranza di governo della città". Domani ci sarà un nuovo round.