Politica

Rigopiano: allarmi inascoltati dal Comune di Farindola, botta e risposta con Mazzocca

L'ingegnere Giorgio Morelli, già responsabile di MeteoMont Abruzzo, ha reso noto il contenuto degli sms inviati tra il 17 e il 18 gennaio. Ma il sottosegretario regionale non ci sta e replica sulle richieste di aiuto ricevute durante l'emergenza neve​

ll Sottosegretario Regionale Mario Mazzocca

E' botta e risposta tra l'ingegnere Giorgio Morelli, già responsabile di MeteoMont Abruzzo, e il sottosegretario regionale Mario Mazzocca. Il primo ha presentato uno studio nel quale emerge che sono rimasti "inascoltati" sin dal 1999 gli allarmi lanciati dal Comune di Farindola agli Enti preposti in tema di protezione civile. Morelli sostiene che "se questi allarmi fossero stati ascoltati, avrebbero potuto darci una mano". Il documento è stato redatto nell'ambito dell'indagine difensiva preventiva effettuata, su incarico dell'amministrazione comunale, da un pool di tecnici e legali con l'obiettivo di individuare "precise responsabilità non solo giuridiche, ma anche politiche".

Poi viene chiamato in causa Mazzocca: "Il sindaco, senza avere necessità di riunire la Commissione valanghe, ha diramato a tutte le autorità regionali, provinciali e prefettizie richiesta di aiuto urgente per le condizioni meteo. Il 17 gennaio, giorno prima della valanga, alle 19.29, inviava, come risulta da un estratto del telefono del sindaco, il seguente messaggio al sottosegretario con delega alla protezione civile, Mario Mazzocca: 'Presidente ho bisogno di mezzi sgombraneve perché tre su sei in dotazione al Comune non riescono ad operare con questa neve. E' possibile fare qualcosa per domani mattina? Considera che siamo senza elettricità, con quattro contrade isolate. Grazie mille'".

ll sottosegretario Mazzocca replica precisando che in quei giorni sono pervenute centinaia di telefonate, sms, messaggi WhatsApp o Messenger che segnalavano situazioni drammatiche e richieste di aiuto provenienti da tutta la regione: "I contenuti di tali messaggi sono stati tutti doverosamente inoltrati alla Sala Operativa della Protezione Civile Regionale che procedeva alla verifica delle relative informazioni e alla consequenziale attivazione degli interventi per tramite dei vari Centri di Coordinamento dei Soccorsi (CCS), istituiti e operanti nelle Prefetture di ciascuna Provincia abruzzese inclusa, quindi, quella pescarese". 

"Sui suddetti CCS - Centri Coordinamento Soccorsi – aggiunge Mazzocca – incombe il compito di coordinare l’impiego di uomini e mezzi dispiegati dal sistema di Protezione Civile nei rispettivi territori, oltre che l'attività di direzione unitaria degli interventi da coordinare con quelli realizzati dai Sindaci dei Comuni interessati. Nell'ambito di questo sistema, al Prefetto, quale rappresentante dello Stato sul territorio competono attivazione e impiego delle risorse statuali, il Presidente della Provincia dispone l’immediata attivazione e impiego delle proprie risorse, mentre la Sala Operativa di Protezione Civile regionale garantisce l’aggiornamento delle informazioni e comunica ai CCS tipologia ed entità delle risorse nazionali necessarie per integrare quelle territoriali".

Tornando agli allarmi che il Comune di Farindola ha lanciato agli Enti preposti in tema di protezione civile, Morelli ha spiegato che "nel 1999 il Comune rilancia, pur mancando l'applicazione della legge n.47 (sulla definizione di Carta Storica delle Valanghe e Carta di Localizzazione dei Pericoli da Valanga, ndr) che era del 1992, agli organi sovraordinati, per l'esattezza alla Prefettura e alla Provincia, la relazione della guida alpina Iannetti, relazione che sta sui media, di cui hanno parlato ampiamente tutti i giornali". In quella relazione, sostanzialmente, Iannetti paventa un'ipotesi di pericolo e chiede che si facciano gli studi che sono quelli della Clpv, affinché poi la commissione valanghe comunale, sulla base di quegli studi possa dare un proprio contributo sulla questione della sicurezza. Ma questa segnalazione non ha avuto alcuna risposta dagli Enti interessati".


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