forum

La mia esperienza di insegnamento dell'inglese con i bambini

Mi chiamo Davide vivo a Pescara e da qualche tempo mi occupo di insegnare le basi dell'inglese a bambini in età compresa tra 5 e 11 anni. Ho elaborato in questi anni un particolare metodo per l'insegnamento dell'inglese rivolto ai bambini. Sin da quando ho iniziato tempo fa , mi sono reso conto che esiste una enorme differenza tra l'insegnamento diretto a persone adulte e quelo diretto ai bambini. Pretendere di insegnare l'inglese in modo standard e classico come avviene nella maggior parte delle scuole pubbliche è da considerarsi quanto meno antiquato ed inefficace. In più quando ci si ritrova ad avere a che fare con un gruppo ampio di bambini, le problematiche che emergono divengono esponenzialmente più grandi in primo luogo perchè la preparazione che di solito i bambini hanno è molto bassa (soprattutto perchè gli insegnanti delle scuole pubbliche non hanno nessuna preparazione specifica, non avendo per altro nessuna colpa di ciò) ed in più i bambini tendono a distrarsi molto più di quanto non facciamo noi adulti. Vista questa situazione apparentemente drammatica, ho dovuto per lo più iniziare l'inglese con i bambini delle elementari , facendo finta che i bambini non avessero mai trattato questa materia . Il primo obiettivo da raggiungere è stato quello di riuscire a catturare la loro attenzione . Con tale obiettivo nella mente ho elaborato due metodi differenti ( a seconda della classe che mi ritrovavo davanti): UN METODO PER LE CLASSI NUMEROSE UN METODO PER LE CLASSI MENO NUMEROSE ( di massimo sei bambini) IL METODO PER CLASSI NUMEROSE Il primo metodo(per classi numerose) necessita di quattro presupposti -Uno spazio adatto confortovele in cui non si sentano "costretti" -Un partner/tutor che mentre tu fai lezione ESCLUSIVAMENTE IN INGLESE , ti sostenga stando tra di loro e li aiuti a comprenderti traducendo se necessario, quasi fingendo che non sia un'insegnante, ma uno di loro che casualmente parla bene inglese. -Essere provvisti di materiale di insegnamento che catturi l'attenzione dei bambini (cartoni animati in lingua inglese, vignette da colorare , tutte reperibili nel mio blog che in seguito vi segnalerò) -La partecipazione attiva dei genitori. Infatti i genitori a lezione sono non solo i benvenuti, marappresentano un punto di forza per gli insegnanti. Questo perchè non è la singola lezione di inglese una tantum (per quanto venga svolta con frequenza) ad incrementare le possibilità che il nostro bambino parli correttamente e fluentemente inglese, ma bensì il DAY BY DAY ENGLISH, l'inglese che i bambini possono parlare a casa e nella vita quotidiana. E' questa una delle cose più difficili per un tutor : CONVINCERE I GENITORI A DIVENTARE MAESTRI DEI PROPRI FIGLI. Quando si insegna una lingua infatti, il maestro, il tutor non è affatto l'imprescindibile fonte di conoscenza, ma altro non è che un "direttore d'orchestra" Per questo è sempre opportuno e necessario che i genitori assistano spesso alle lezioni in modo da potermi supportare nel fare immergere i bambini nella lingua, stimolandoli nella vita quotidiana a parlare inglese con un "Good morning" di mattina, un "Do you want any biscuits?"........ I bambini infatti sono delle vere e proprie spugne di informazioni: immagazzinano ed elaborano informazioni ad una velocità molto superiore di quanto possiamo fare noi adulti. Immagazzinano e rielaborano. Ma per fare ciò hanno bisogno di fonti di conoscenza che , come già detto sono in primis i genitori ed in secondo luogo il maestro. Per cui a chiunque voi vi rivolgiate per fare parlare inglese ai vostri bimbi, diffidate da chi lavora a porte chiuse atteggiandosi a ricettacolo di conoscenza, poichè quella è una persona che, cosciente delle sue mancanze a livello metodologico, si nasconde. E questo è fondamentalmente sbagliato, come già detto, poichè ,per lavorare in concerto con le famiglie, si deve lavorare alla luce del sole. Ma certo per vari motivi non è sempre possibile assistere alle lezioni per i genitori per via dei loro impegni. E qu viene in nostro aiuto il caro vecchio amico internet con i social networks: si crea una community su Facebook, twitter.....destinata ai genitori dei bambini. Il tutor ad ogni lezione aggiorna la pagina postando i temi e le lezioni che si sono affrontate, ivi compresi i video cartoni animati che i bimbi hanno visto a lezione. In tale modo gli stessi genitori potranno lavorare coi bambini in assenza del tutor, giorno per giorno, facendo entrare l'inglese nel DAY BY DAY , nella vita quotidiana. Tutto ciò che ho scritto finora vale anche per i gruppi più piccoli di bambini (sei o sette di solito), con la differenza che in questo caso il tutor può lavorare non assistito da nessuno. Ma ricordo che è sempre auspicabile la partecipazione attiva del genitore. Ed in fine c'è da dire che è necessaria una PROFONDA DEDIZIONE DEL TUTOR, che deve fare questo lavoro diretto ai bambini con infinito amore. Il tutor non deve essere affatto una persona a cui "è casualmente capitato di insegnare", ma una persona che lo ha voluto per scelta, consapevole delle immense difficoltà e sacrifici che questo mestiere comporta. Ringrazio coloro che si sono interessati a leggere questo articolo e vi rimando al mio blog....


Si parla di