Segnalazioni

Il treno Pescara-Teramo si blocca, per tornare a casa devono pagarsi l’autobus

Riportiamo qui di seguito la segnalazione di un nostro lettore, Sandro Petrongolo.

Il treno si blocca, e per rientrare a casa sono costretti a pagare l’autobus: è la surreale vicenda capitata ad un gruppo di passeggeri partiti dalla stazione di Pescara per raggiungere Teramo. Per tornare nelle proprie abitazioni, ai malcapitati è stato chiesto di pagare un doppio biglietto. Il fatto si è verificato nel pomeriggio di mercoledì 7 marzo, quando un gruppo di pendolari è salito sul treno regionale delle 17.25.

Giunta a Giulianova però, la locomotiva si è fermata, forse per un guasto, e i passeggeri sono stati fatti scendere dal mezzo, senza che venissero loro fornite valide spiegazioni. Ai circa 25 pendolari è stato semplicemente comunicato che avrebbero dovuto proseguire il viaggio a bordo di un altro mezzo.

Pertanto i passeggeri del treno regionale bloccato sono stati fatti sistemare nel piazzale antistante la stazione di Giulianova, in attesa di un autobus che li avrebbe condotti a destinazione. Dopo un’ulteriore attesa di 20 minuti, anche la beffa: sì, perché ai viaggiatori è stato chiesto di pagare il biglietto del bus per Teramo.

Nonostante avessero già pagato il costo del biglietto del treno, ammontante a 5,80 euro per l’intera tratta Pescara-Teramo, sono stati costretti anche a corrispondere il prezzo per un nuovo tagliando (3,40 euro), che avrebbe dovuto quantomeno essere a carico di Trenitalia, responsabile del guasto.

Una vicenda che ha lasciato l’amaro in bocca ai tanti passeggeri presenti, che si sono sentiti presi in giro e beffati. Eppure in precedenza, quando si erano verificati altri guasti e blocchi sulla stessa tratta, ai passeggeri era stato fatto proseguire il proprio viaggio su mezzi messi a disposizione da Trenitalia.


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