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Pallanuoto, niente da fare per il Pescara: con l'Ischia finisce 13 a 6

I ragazzi di mister Di Fulvio tengono testa per due frazioni, ma la capolista alza la voce e chiude la partita, nessun dramma, ma contro il San Marco serve un atteggiamento diverso

Mister Di Fulvio in un momento di confronto con la squadra durante la partita

Disco rosso per il Pescara Pallanuoto, sconfitto in casa della capolista Ischia per 13 a 6. I biancazzurri sono riusciti a reggere l’urto dei primi della classe solo per due tempi, ribattendo colpo su colpo grazie alle reti di Di Fulvio, De Vincentiis e Mancini, ma le qualità dei padroni di casa, ancora a punteggio pieno, sono venute fuori alla distanza e dopo aver girato sul 5-3, nel terzo parziale Ischia ha piazzato lo strappo, con un 5-1 che di fatto ha chiuso la contesa. Una sconfitta che non è un dramma, ma aspetti da migliorare in vista della sfida di sabato alle Naiadi contro il San Mauro, ce ne sono a cominciare dall'atteggiamento, apparso troppo scarico per disputare una partita di questo livello, come sottolineato a fine partita da mister Di Fulvio.

La partita si era aperta con il vantaggio dei biancazzurri grazie a Di Fulvio, quindi il susseguirsi dei pareggi con prima De Vincenzo per il Pescara e Manuel Occhiello per l'Ischia per il 2 a 2 prima della sirena. Nel secondo parziale il sorpasso dei padroni di casa con la doppietta di Simonetti e Barberisi, cui ha risposto Mancini con un assolo che aveva fatto ben sperare. Nel terzo tempo l'affondo decisivo con D’Antonio e di Saviano. Di Mancini l’unica rete ospite della frazione. Sempre Saviano ha messo a segno una doppietta nell'ultima frazione. A rispondere, ancora una volta, Di Fulvio e De Vincentiis.

“Abbiamo perso nettamente contro una squadra molto più forte di noi, sotto tutti i punti di vista - dichiara mister Di Fulvio a fine gara, senza cercare alibi -. La squadra è entrata in vasca troppo molle, non sono riuscito a scuotere i ragazzi in alcun modo. Pensavo che sarebbe stata una sfida complicata, ma non mi aspettavo di perdere così. I ragazzi erano impauriti. Oggi i più grandi non hanno giocato ai loro livelli e i giovani si sono adeguati – aggiunge -. Con il San Mauro serve un atteggiamento completamente diverso”.


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