Calcio

Dalla Lega al Coni, passando per Allegri, la solidarietà del calcio a Daniele Sebastiani

Si moltiplicano in queste ore gli attestati di vicinanza al numero 1 del Pescara, al quale questa notte sono state incendiate due auto parcheggiate all'interno del cortile di casa sua. Il presidente vuole lasciare il mondo del pallone a fine stagione

Daniele Sebastiani

Si moltiplicano in queste ore gli attestati di vicinanza al numero 1 del Pescara, Daniele Sebastiani, al quale questa notte sono state incendiate due auto parcheggiate all'interno del cortile di casa sua. C'è chi, come l'ex biancazzurro Massimiliano Allegri, oggi allenatore della Juventus, parla di "brutta impressione" e precisa che "la realtà di Pescara è bellissima, una città civile", mentre il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, ha avuto un colloquio telefonico con Sebastiani. Solidarietà anche da Lega Serie A, Lega Serie B e Coni, il cui presidente, Giovanni Malagò, si è detto dispiaciuto per la decisione di Sebastiani di lasciare il mondo del calcio a fine stagione.

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LEGA SERIE A - La Lega Serie A esprime in un comunicato la massima vicinanza e solidarietà al Presidente del Pescara Daniele Sebastiani per "l'inqualificabile atto di vandalismo che ha subito questa notte, augurandosi che i responsabili siano al più presto individuati. Non si possono in alcun modo tollerare tali violenze e atti intimidatori, tantomeno nei confronti di un Presidente che ha sempre gestito il suo club di calcio con immensa passione e grandi sforzi. La Lega Serie A - si legge ancora nel comunicato - ribadendo la propria solidarietà a tutto il club del Pescara, auspica di non dover più sottolineare e condannare episodi simili che rovinano l'immagine del nostro sport".

LEGA SERIE B - La Lega di Serie B, a nome del presidente Andrea Abodi, del direttore generale Paolo Bedin, delle associate e di tutto lo staff, esprime la propria solidarietà per quanto accaduto nella notte al presidente del Pescara Daniele Sebastiani. "Un atto vile e inaccettabile - si legge in una nota - che non ha nulla a che fare con lo sport e con il vero tifo, e che colpisce un uomo che si è speso in prima persona, con dedizione e passione, ottenendo anche importanti risultati, per il proprio club".

MALAGO': "CONI VICINO A SEBASTIANI" - "Dire che è un episodio da biasimare è dire poco, ovviamente a Sebastiani va la totale solidarietà del Coni e di tutto il mondo dello sport. Peraltro Sebastiani è un amico, lo conosco bene. Siamo veramente molto dispiaciuti di tutto questo". È il pensiero del presidente del Coni, Giovanni Malagò, riguardo la decisione del numero uno del Pescara, Daniele Sebastiani, di lasciare il mondo del calcio a fine stagione dopo che nella notte due sue auto sono state bruciate all'interno del cortile della sua abitazione.

LA TELEFONATA DI TAVECCHIO: "MASSIMA SOLIDARIETA' DALLA FIGC" - "A nome mio e di tutto il calcio italiano desidero esprimerle la massima solidarietà per l'atto vile che ha subito nelle scorse ore": è questo in sintesi il contenuto del colloquio telefonico tra il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, e il presidente del Pescara, Daniele Sebastiani, dopo l'incendio doloso che la notte scorsa ha distrutto due vetture di proprietà del patron del club abruzzese. Appena atterrato in Svezia, dove è impegnato in un incontro con la federazione svedese, il numero uno della Federcalcio ha telefonato al massimo dirigente del club biancazzurro per dimostrargli sostegno e condannare l'accaduto.

ALLEGRI: "UNA BRUTTA IMPRESSIONE" - "Mi ha fatto una brutta impressione: cose che nel calcio e nella vita non dovrebbero succedere. Sono molto legato a Pescara, ci rimette l'immagine della città". Così Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus che nella squadra abruzzese ha giocato quattro stagioni, sulle auto bruciate al presidente Daniele Sebastiani: "La realtà di Pescara è bellissima, una città civile - ha aggiunto - sono in un brutto momento ma anche se dovessero retrocedere, hanno la possibilità di tornare in serie A. Il Pescara è in fondo alla classifica, lo vorrei vedere in un'altra situazione".


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