Calcio

Casa Ciofani, festa doppia: gli ex Pescara Daniel e Matteo entrambi promossi

L'attaccante 36enne torna in serie A da capitano con la Cremonese, assieme a Valzania e Baez. Il terzino, 34 anni, vince il girone B (quello del Delfino) di serie C con la maglia del Modena

Matteo Ciofani in biancazzurro

Festa grande in casa Ciofani: annata pazzesca per i fratelli Daniel e Matteo, entrambi ex biancazzurri, cresciuti nel settore giovanile del Pescara, entrambi promossi in questa stagione. Il bomber torna in A con la Cremonese, il difensore in B con il Modena.

Daniel

Il bomber della Cremonese, che a luglio compirà 37 anni, si ritrova di nuovo in serie A. Ha trascinato, da capitano, la Cremonese nella massima serie. E pensare che fino alla stagione scorsa si era parlato di un possibile suo ritorno in biancazzurro. Fantacalcio, probabilmente, vedendo le condizioni di forma fisica e mentale stratosferiche del panzer abruzzese. Ha giocato 35 partite nella stagione chiusa con il trionfo grigiorosso, segnando 8 gol. Certo, non sono i numeri di qualche anno fa, ma le sue sono state marcature pesanti. E prestazioni da leader vero, che hanno trascinato la squadra di Pecchia e lo stadio Zini durante la stagione. Sono 108 le partite con la maglia della Cremonese per Daniel, che la prossima stagione – ha ancora un anno di contratto – riassaporerà il profumo della A, vissuta per due volte con il Frosinone, altro club con cui ha realizzato due miracoli sportivi e giocato 113 partite, di cui la metà nella massima serie (69) segnando 14 volte. “Una promozione bellissima – ha raccontato dopo aver centrato il secondo posto all’ultima giornata di campionato – . La più bella non lo so perché ognuna ha un sapore diverso ed è arrivata in un momento diverso della mia vita e della mia carriera. Questo è stato un campionato durissimo, ero il più anziano di una rosa di giovani forte. In questa squadra i giovani hanno giocato perché se lo sono meritato. In Italia ci sono i giovani bravi e noi ne siamo la prova”. Nota a margine, nella Cremonese che ha ritrovato la serie A dopo oltre due decenni di assenza, hanno spinto come matti anche gli ex pescaresi Luca Valzania e Jaime Baez. E dietro le quinte, a decidere le sorti del club del patron Arvedi ci ha pensato uno stratega unico nel suo genere: il dg “abruzzese” Ariedo Braida, ex manager di Milan e Barcellona, da due anni dietro la scrivania del club grigiorosso. Arrivato per riportarlo in A, ci ha messo poco a realizzare l’impresa con la sua conoscenza profonda e ineguagliabile del mondo del calcio.

Matteo

Ma torniamo a casa Ciofani. Quando suonate al campanello, ricordatevi di chiedere anche di Matteo, non solo di Daniel. Il fratellino del bomber, 34 anni, ha riportato un’altra piazza nobile del calcio italiano nel palcoscenico che conta: il Modena. Matteo ha sposato il progetto degli emiliani l’estate scorsa dopo la parentesi a Bari (e quella con il Delfino in B). La nuova proprietà lo ha voluto in gialloblu per dirigere spogliatoio e difesa, lui a risposto giocando 33 partite e segnando un gol. Mettendoci i suoi tanti anni di esperienza nei professionisti per aiutare Tesser a realizzare l’impresa. Il Modena, così, dopo aver ingoiato il rospo di un fallimento, ha vinto la serie D (con un certo Marco Sansovini in attacco) due anni fa, l’anno scorso ha blindato la categoria e adesso è di nuovo in serie B, posto che merita, avendo anche trascorsi nella massima serie. “Le promozioni sono tutte belle, è la mia quarta in carriera e sono contento di averne ottenuta una anche lontano da Frosinone – ha detto Matteo Ciofani – . Il momento più importante della stagione è stato il trittico di gare contro Entella, Reggiana e Cesena, oltre ai gol di Minesso contro il Pescara e Gagno contro l’Imolese che hanno fatto la differenza. Dalla C alla B c’è un po’ di differenza, ma con un po’ di organizzazione e un ottimo gruppo come il nostro si può fare bene”. Chissà se anche Matteo tornerà a calcare i campi della serie A nelle prossime stagioni. Finora ci è riuscito solo con una parentesi, a Frosinone, assieme a Daniel.

Proprio l’esempio del fratello maggiore fa ben sperare per il futuro: per tornare nel paradiso del calcio c’è ancora tempo. Basta vincere un altro campionato, e il gioco è fatto. Per loro, a casa Ciofani, è un gioco da ragazzi.


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