Calcio

Pescara-Olbia, Ingrosso verso il forfait

La squadra di Auteri ritrova Illanes dalla squalifica. Drudi ancora in forse e l'ex Cosenza ha un problema muscolare. Sfida tra difese colabrodo: i sardi hanno subito 19 gol, il Delfino 17

Gianmarco Ingrosso, difensore del Pescara

"I tanti gol subiti ci hanno tolto qualche certezza, ma possiamo risolvere il problema e risalire la classifica". Gianmarco Ingrosso conferma: il Pescara ha un problema in difesa e deve risolverlo a breve, già domenica prossima all’Adriatico (ore 14.30) contro l'Olbia del presidente pescarese Alessandro Marino, che ha solo quattro punti in meno dei biancazzurri e pare a suo agio nella categoria e nel ruolo di squadra giovane in cerca di una salvezza tranquilla. Sia il Delfino che la squadra sarda soffrono lì dietro: 17 i gol incassati da Auteri, 19 dal collega isolano Canzi.

Il Pescara, rispetto all'emergenza di Siena, dovrebbe avere qualche certezza in più: Illanes torna dalla squalifica, ma potrebbe ripartire dalla panchina. Drudi potrebbe esserci e riprendere il posto di centrale del trio arretrato (ma non è ancora certa la sua presenza), con Cancellotti e Frascatore. In sostanza la difesa titolare delle prime giornate. Occhio, però, alla candidatura di Veroli: il giovane è stato tra i più positivi a Siena e meriterebbe la conferma, da capire se Auteri avrà il coraggio di farlo giocare anche ora che i big stanno rientrando.

Rischia di restare fuori Ingrosso a causa di un problema muscolare, che ha parlato in tv del momento della squadra: “In questo periodo abbiamo delle difficoltà nella fase difensiva – ha ammesso – forse c’è un po’ di insicurezza causata dai tanti gol incassati. Non credo che sia una questione di difesa a 3 o a 4, il problema riguarda la squadra, dobbiamo aiutarci tutti quando non siamo in possesso del pallone. Certo, il centrocampo a tre garantisce maggiore filtro, però la rosa è stata costruita per il 3-4-3 e anche con questo sistema di gioco possiamo diventare più solidi. Ci serve ancora un po’ di tempo per conoscerci e migliorare gli automatismi, ma questo non è un alibi, bisogna ammettere che abbiamo commesso troppi errori”.